Un nuovo appuntamento con uno dei guest post dell’autrice Susanna Trippa, un racconto intitolato Amore e Viaggi.
Fa parte di alcuni racconti sul “viaggiare nei primi anni Settanta”, estrapolati dal suo romanzo Come cambia lo sguardo.
La ringraziamo di cuore per questi racconti di viaggio , che sono sempre affascinanti, potete anche leggere Quando si viaggiava in autostop, i viaggi On The Road di Susanna Trippa.
Amore e viaggi
Molto prima della generazione Erasmus – con gli occhi inchiodati al cellulare e in gran parte prona alle regole del liberalismo globale fino al greenpass – vi è stato un tempo, attorno agli anni Settanta, in cui i giovani italiani si ribellavano, seguivano modelli d’oltreoceano e viaggiavano, spingendosi sempre più lontano.
Anch’io e il mio moroso d’allora – divenuto compagno di vita per molti anni a venire – ci lasciammo travolgere dalla smania per i viaggi.
All’inizio della nostra storia, a Bologna, il glicine si avvolgeva sulla rete dei giardini ma già desideravamo volare oltre le mura della città. Amore e viaggi per evadere.
Il Palazzo di San Giacomo abbandonato nella campagna… le braci che si spegnevano nel camino.
In una notte calda in via D’Azeglio, a Bologna, gli Inti Illimani mescolavano canti di lotta e flauto andino, mentre anche i Beatles riprendevano un posto d’onore nel mio universo musicale.
Venezia, e poi Roma. Nella notte di vento, che entrava dai finestrini, il ritorno in treno cantando a squarciagola e mischiando con innocenza Addio Lugano e Piange il telefono di Modugno.
Quell’estate, andammo nell’amata Francia spostandoci ancora in treno.
In quegli anni ogni paese aveva sue peculiarità, si era ben distanti dalla globalizzazione che oggi rende ogni luogo pressoché identico all’altro e così, anche allontanandosi di poco da casa, pareva di essere già chissà dove…
Nei caffè francesi scoprivi il croque monsieur, nei bistrot il piatto dei formaggi locali e fumavi rigorosamente le mitiche gitanes papier mais.
Finalmente felice, e soprattutto fiera di me… dei miei pensieri, me ne andavo a ricercare testi sulle streghe alla Bibliothèque Nationale, mi recavo in pellegrinaggio alla casa di Modigliani dove aleggiava l’ombra di Jeanne d’Hébuterne, e poi al Père Lachaise sulle loro tombe. Acquistammo una pipa in bianca porcellana, proprio come quella di Van Gogh, che però si ruppe già nel ritorno.
E poi l’arrivo in Bretagna… <Quimper Quimper… gare de Quimper!> la voce squillante del capostazione mentre si scendeva dal treno. Come in un film, donne in costume tradizionale e cuffie candide passeggiavano sul marciapiede. La ricerca, là e poi in Normandia lungo tutta la costa, di <un petit village de pecheurs>, come chiedevamo con ingenuità negli uffici turistici.
E poi Avignon… le Palais des Papes e il suo festival nelle strade.
Mi sentivo nel solco di una liberazione personale e storica.
Ed era bellissimo viverla… crescere. E anche avere l’illusione che sarei cresciuta del tutto. E che per sempre sarebbe stato così!
(continua)
Se volete conoscere meglio Susanna Trippa, potete leggere le recensioni e le interviste all’autrice dei romanzi Il viaggio di una stella e I racconti di CasaLuet.
Volete vedere pubblicato il vostro articolo? Potete scrivere per noi!
Potete raccontare di un viaggio, farci conoscere la vostra città oppure una racconto.
Scriveteci a saretta@iriseperiplotravel.com per tutte le info
17 Marzo 2023 alle 14:08
I brani che hai riportato sono meravigliosi e mi riportano alla mia giovinezza e alla mia voglia di partire per qualunque destinazione mi allontanasse da casa. E poi, è vero, all’estero si scoprivano cose che da noi non c’erano invece adesso non c’è mai niente di nuovo
11 Aprile 2023 alle 20:31
Come è vero! Che periodo è stato!
17 Marzo 2023 alle 14:48
Delicato spaccato di vita “in viaggio”. Sempre bello leggere delle sensazioni che porta, allora come oggi, così diverso e così uguale. Si sente che è scritto con il cuore.
19 Marzo 2023 alle 22:50
Dovrò assolutamente recuperare l’antologia di racconti sia per la scrittura molto appassionante sia per il tema trattato, quasi nostalgico.
6 Aprile 2023 alle 18:49
Ciao Veronica, questi racconti On the road sono tratti dal mio romanzo autobiografico Come cambia lo sguardo https://www.amazon.it/Come-cambia-sguardo-inganni-Sessantotto/dp/8868683180
Sono contenta ti siano piaciuti.
24 Marzo 2023 alle 12:55
Un modo di viaggiare che purtroppo non conosciamo più e che ha il vero fascino del viaggio: partire da casa verso una destinazione ignota, senza sapere quando si tornerà.
Grazie per il suggerimento!