Oggi vi facciamo accompagnare per una visita a Bergamo dall’autore italiano Marco Conti, nostro caro amico.
Da poco ha presentato il suo ultimo romanzo, Tre giorni poi sarà per sempre, alla manifestazione Libri in scena.
In questo evento ha collaborato anche AIDO, l’Associazione italiana per la donazione di organi e a Marco Conti è stato chiesto di scrivere una sua testimonianza a riguardo, la trovate cliccando QUI.
Torniamo al nostro guest post di oggi, dopo il viaggio in Norvegia e in Scozia, Marco ci porta nella bellissima Bergamo, ricca di storia e attrazioni da visitare!
Alla scoperta di Bergamo
Oggi proseguo il mio viaggio parlandovi di una città a me molto cara: Bergamo, una città unica, capitale della cultura Italiana del 2023 insieme a Brescia.
Spero di riuscire a darvi alcuni buoni spunti per approfondire la conoscenza di questa bella città. Ho dovuto fare delle scelte, oltre a quello che vi consiglio di andare a vedere, ovviamente c’è molto altro.
Vi accompagnerò in una sorta di passeggiata virtuale lungo il Viale intitolato al “Papa buono” di origini bergamasche: Papa Giovanni XXIII.
Ci lasceremo alle spalle la stazione e ci dirigeremo verso la “Città alta” soffermandoci in alcuni dei tanti punti che meritano attenzione.
Bergamo è disposta su 7 colli. Lo sapevate?
Tutti la conoscono come una città divisa in due parti: alta e bassa, ma in realtà se dal Viale Papa Giovanni XXIII, vi spostate all’interno delle tante traverse, vi accorgerete di quante siano le salite e le discese.
Ma andiamo con ordine.
La chiesa delle Grazie
L’edificio è un ex convento della metà dell’800. Di forma circolare, ricorda il Pantheon di Roma.
Da non perdere sono gli stupendi bassorilievi visibili sulla facciata, realizzati con materiali che per quell’epoca erano una grossa novità, perché fu per la prima volta realizzato una sorta di stampo.
Proseguendo nella nostra passeggiata, passeremo in mezzo ai due Propilei di Porta Nuova.
Bergamo alta ci appare in tutta la sua bellezza facendo da sfondo a quelli che una volta furono la cinta muraria della città.
I propilei appunto erano chiusi da una cancellata per passare la quale era necessario pagare un dazio.
Sulla nostra destra, andando sempre verso la città alta, troveremo la bellissima Piazza Vittorio Veneto e Piazza Dante.
Sul sentierone (questo è il nome con cui i bergamaschi chiamano Viale Papa Giovanni XXIII) si affaccia anche lo splendido Teatro Donizzetti.
Forse non tutti sanno che il celebre compositore Gaetano Donizzetti era di origini bergamasche.
La chiesa di San Marco a Bergamo Bassa
La chiesa di San Marco originariamente era integrata nell’omonimo ospedale.
Custodisce al suo interno stupendi affreschi del 700 che ricoprono sia la volta che le pareti della chiesa.
L’autore è Carlo Innocenti Carloni.
Accademia Carrara
Per vedere questo splendido museo, dobbiamo spostarci verso Via San Tommaso.
E’ chiamato così perché è nato nel 1796 grazie alle donazioni di Giacomo Carrara.
All’interno troviamo qualcosa come 500 dipinti (fra cui non mancano le tele di Canaletto, Botticelli e Raffaello giusto per dirne alcuni) e circa 60 sculture.
Giungiamo così nella zona di uno dei più antichi borghi di Bergamo, dove troviamo via Pignolo: uno dei principali collegamenti fra città bassa e alta, dove possiamo ammirare alcuni stupendi palazzi nobiliari.
Prima di lasciare la città bassa, vi consiglio di fare ancora giusto un paio di tappe.
La chiesa di Santo Spirito
E’ una chiesa incompiuta, ma che ha molte suggestive caratteristiche che meritano di essere viste e approfondite.
Lo Spirito Santo è rappresentato da una bellissima scultura in bronzo posta proprio di fronte alla facciata della chiesa.
Parco Caprotti a Bergamo Bassa
Non tutti lo conoscono, ma una volta entrati in questo piccolo paradiso, si verrà catapultati in una suggestiva dimensione fatta di alberi secolari, stupendi viali e addirittura un piccolo lago.
Diamo un ultimo sguardo alla città bassa, salendo sulla Torre dei caduti, inaugurata da Benito Mussolini nel 1924.
Sempre a Bergamo bassa, tappe fondamentali per shopping e passeggio sono le splendide Piazza Pontida e via XX Settembre.
Bergamo Alta
Bergamo alta è raggiungibile a piedi, in macchina ed anche con la suggestiva funicolare arrivata ormai a 128 anni di vita.
La pendenza è del 52% e le carrozze a disposizione sono due…vale la pena provarla!
La Rocca, situata sul Colle di Sant’Eufemia, domina la città bassa.
Da qua lo skyline è davvero suggestivo e meta soprattutto di molti innamorati.
Piazza Vecchia
Piazza Vecchia di cui il celebe architetto Le Corbusier disse: “Non si può toccare una pietra, sarebbe un delitto“.
Al centro della piazza c’è la Fontana Contarini (regalo del Podestà di Venezia) e intorno fra i numerosi ristoranti e caffè, il Palazzo della Ragione, il Campanone, il Palazzo del Podestà e la Biblioteca Angelo Mai con i suoi 600 volumi antichi.
Piccola curiosità: in Piazza Vecchia, trovate anche una casa larga quanto la sua porta d’ingresso… cercatela!
A noi bergamaschi piace pensare che sia la casa più stratta del mondo, ma un documento che lo certifichi, in realtà non esiste.
Il Palazzo della Ragione
Il Palazzo della Ragione che venne più volte distrutto e ricostruito, è uno dei più antichi palazzi comunali d’Italia: l’ultima ricostruzione è del 1540.
Al suo interno sono custoditi splendidi affreschi. Una particolarità: sul pavimento del porticato di questo palazzo, c’è una meridiana.
A circa 7 metri d’altezza c’è un disco forato: i raggi del sole passandoci attraverso, illuminano la meridiana posta sul pavimento indicando il mezzogiorno solare.
Per vederlo bisogna sperare in una bella giornata di sole e naturalmente si deve rispettare l’orario delle 12.00.
Cappella Colleoni
Cappella Colleoni dove troviamo le spoglie di Bartolomeo Colleoni Capitano di ventura veneziano che prima di morire chiese appunto la costruzione del suo sepolcro a Bergamo.
Dedicata ai Santi Bartolomeo, Marco e Giovanni Battista, è un pezzo da novanta del Rinascimento italiano. All’interno troviamo anche affreschi di Gianbattista Tiepolo.
Una curiosità: il simbolo della famiglia Colleoni era “tre testicoli” che infatti troviamo anche sulla cancellata d’ingresso e pare che sia dovuto al fatto che appunto Colleoni ne avesse tre…
Se ci andate toccateli perché si dice che portino bene!
Basilica Santa Maria Maggiore
La Basilica Santa Maria Maggiore si trova in Piazza Duomo che storicamente è la piazza dei commerci. Infatti proprio sul muro laterale della Basilica sono ancora visibili le antiche misure di Bergamo a cui i commercianti dovevano attenersi.
Nata nel 1133 a seguito di un voto contro la peste ad opera dagli abitanti di Bergamo, la Basilica non ha una vera porta centrale d’ingresso, ma ne ha 4 stupende laterali: due porte dei leoni bianchi, una dei leoni rossi e una della Fontana.
All’interno troviamo la crocifissione di Ludwig van Schoor il Passaggio del Mar Rosso di Luca Giordano e lo stupendo monumento funebre di Gaetano Donizetti.
La Torre Civica
E’ il simbolo di Bergamo, ed è conosciuta anche come “Campanone”. E’ una delle più alte d’Europa.
Le campane, dall’alto dei 53 metri a cui si trovano, hanno fra le altre cose suonato anche per l’arrivo di Garibaldi che liberò Bergamo dal dominio veneziano nel 1797.
Era originariamente la casa-torre delle storiche famiglie Suardi-Colleoni, fu poi per alcuni anni sede delle carceri comunali.
Per arrivare in cima ad ammirare Bergamo in tutta la sua bellezza, si possono utilizzare le scale (230 gradini) oppure l’ascensore.
Una curiosità: ogni sera alle 22.00 le campane suonano 100 rintocchi da sempre: era l’avvertimento che stavano per chiudersi le porte della città.
Il Palazzo del Podestà
Il Palazzo del Podestà ospita oggi un museo multimediale sulla storia della città.
Sulla facciata, nonostante incendi e devastazioni subite nel corso della storia, è ancora visibile il dipinto dei 7 filosofi del Bramante.
Chiudo quella che spero sia stata una piacevole passeggiata per Bergamo, consigliandovi di assaggiare il gelato della Gelateria la Marianna dove si dice sia stata inventata la stracciatella.
Mentre preferisco non dare alcun nome di ristoranti in cui si possa mangiare piatti tipici di Bergamo perché passeggiando ne potrete trovare veramente tanti, avrete l’imbarazzo della scelta e vi assicuro che non ne sarete delusi!
Questa piacevole collaborazione col sito Iris e Periplo Travel, è veramente molto arricchente per me, perché mi permette di scoprire molte cose di città che non conosco e di approfondire quelle che invece più amo.
Se anche voi volete vedere pubblicato il vostro articolo, potete scrivere per noi!
Potete raccontare di un vostro viaggio, farci conoscere la vostra città oppure una ricetta senza glutine.
Scriveteci a saretta@iriseperiplotravel.com
17 Maggio 2022 alle 10:11
Non sono mai stata a Bergamo, grazie per questo tour virtuale, spero di poter inserire anche questa città nel mio itinerario di questa estate.
18 Maggio 2022 alle 01:17
Non conosco questo libro o questo autore ma sono stata un paio di volte a Bergamo, anche se devo ammettere di essermi concentrata soprattutto sulla parte alta della città ed è sempre un piacere leggere di questa bellissima città su cui sicuramente ho ancora tanto da scoprire
18 Maggio 2022 alle 17:36
Sono stata tantissimi anni fa a Bergamo, ma l’unico ricordo che ho è una foto di me in carrozzina con i miei genitori e alcuni loro amici. Ho letto con piacere l’articolo é una città che merita di essere visitata.
19 Maggio 2022 alle 06:47
E’ una città che amo molto e non solo perché è davvero vicina per me e ci vado spesso, ma perché molti ricordi conserva. Detto questo è bello poterla scoprire sotto un altro punto di vista!
19 Maggio 2022 alle 11:42
Come abbiamo fatto in questi anni a non averla mai visitata, è una città davvero splendida e grazie alle vostre foto ho potuto fare un piccolo tour anche se virtuale, l’ho segnata tra le mete da visitare non appena possibile e ho annotato tutti i punti di interesse culturali.
20 Maggio 2022 alle 20:27
I tuoi tour virtuali sono sempre uno più bello dell’altro, non sono mai stata a Bergamo ma spero che sia una delle città che visiterò presto
21 Maggio 2022 alle 08:11
Bellissime queste collaborazioni trasversali, per quanto ben orientate, permettono di spaziare e approfondire tanto argomenti interessanti come la scoperta dei nostri centri! Salvato subito l’articolo