Tra tutti i pellegrini e i “walker seriali” c’è un itinerario che rappresenta un po’ la conquista del Monte Bianco per un alpinista: è il Cammino di Santiago de Compostela.
Ovvero un lungo e antico percorso che si dirama attraverso tutta l’Europa e che, nel medioevo, veniva intrapreso dai pellegrini che si recavano alla Cattedrale della città gallega per rendere omaggio alle reliquie dell’Apostolo San Giacomo.

Le partenze sono previste anche dall’Italia, ma prima di affrontare il viaggio è necessario essere consapevoli dello sforzo fisico, emotivo e spirituale a cui si sta andando incontro.
Il percorso richiede un certo livello di allenamento e una discreta andatura, si dovranno oltrepassare zone impegnative, salite piuttosto ripide, attraversare fiumi e foreste.

In estate potrebbe fare molto caldo, in autunno molto freddo: insomma, sarà richiesto uno sforzo notevole, ma non sarà solamente fisico.

La sfida del Cammino di Santiago, infatti, è, in gran parte, psicologica.
Il pellegrino dovrà rimanere lucido anche nel momento di massimo sforzo; arriverà al limite delle proprie energie e si stupirà di riuscire, comunque, ad andare avanti.

Camminare lungo il sentiero significa entrare in contatto con se stessi.
Ci sarà tempo per pensare, riflettere, ascoltare il silenzio e ammirare la forza della natura circostante che, tappa dopo tappa, si rivelerà, fino all’apoteosi finale che attende colui che riuscirà a raggiungere la Cattedrale.

cammino di santiago

Organizzazione del viaggio per il Cammino di Santiago

Sono le agenzie di viaggio che si occupano dell’organizzazione dei pellegrini: di queste l’Agenzia Camino de Santiago, pare essere una di quelle che offre il servizio più completo.
Gestendo le prenotazioni nelle strutture di pernottamento e gli eventuali trasferimenti da e per l’aeroporto, dando assistenza 24 ore su 24.

Il Cammino di Santiago, infatti, non è uno di quegli itinerari che può essere improvvisato.
Necessita di una pianificazione accurata che tenga in considerazione anche di eventuali variabili, quali cedimenti fisici e psicologici del pellegrino, necessità di soste e tappe intermedie, trasporto di bagagli.

Prima di tutto sarà necessario decidere quale tragitto intraprendere: le vie per Santiago, infatti, sono numerose, ognuna con caratteristiche proprie.

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Cammino Francese

Il cosiddetto Cammino Francese è certamente il più popolare.
Ma è anche il più lungo con 743 Km e 33 tappe: per compierlo interamente sono necessari circa 30-35 giorni, a passo spedito.
Per chi affrontasse il Cammino per la prima volta o, comunque, non fosse propriamente esperto, il consiglio è di scegliere la via da Sarria.
Fa parte del percorso francese e col quale si incrocia alla 29° tappa.
Sarria dista da Santiago circa 110 Km che potranno essere suddivisi in 5 tappe, con svariate aree di sosta attrezzate e stazioni di ricezione, quali hotel, ostelli e case rurali.
Tramite questo itinerario, Santiago viene raggiunta dalla via Lavacolla che impone di oltrepassare il Monte de Gozo.
L’ultimo sforzo prima di poter intravedere all’orizzonte le torri della Cattedrale.

Si tratta di un percorso paesaggisticamente molto interessante che porterà il pellegrino ad attraversare scenografie molto diverse, tra villaggi, boschi e zone rurali.

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Cammino Inglese

L’altro percorso che risulta più breve e agevole, ideale, dunque, per chi fosse alla prima esperienza, è quello che viene definito la via inglese.

L’itinerario parte da Ferrol, provincia di A Coruña, un’importante città costiera e portuale della Galizia, dotata anche di meravigliose spiagge e di un mare perfetto per gli amanti del surf.

Originariamente era da qui che partivano i pellegrini che arrivavano via mare.
Si tratta di un percorso di circa 120 Km, diviso in 5 tappe, che porterà il pellegrino ad attraversare il cuore più pulsante della Galizia.
Giungendo in ultimo a Meixonfrio, una delle tappe più famose tra i pellegrini.

Altre informazioni

Probabilmente il pellegrino si domanderà, ad esempio, quanto sia lungo l’intero itinerario.
Se esista un punto di inizio e uno di fine, a quale epoca risalga, quanti Km è consigliato fare al giorno.

Uno dei primi documenti storici che attestano il Cammino di Santiago risale al 1135, per cui possiamo sostenere come la via sia un’opera risalente al pieno Medioevo, ovvero nell’epoca della massima diffusione del Cristianesimo: ogni itinerario, in verità, appartiene a epoche leggermente precedenti o successive.

In base al percorso, può avere diverse lunghezze e diversi punti di inizio: il Cammino Francese, ad esempio, parte da Saint-Jean-Pied-de-Port; un altro parte dalla leggendaria Roncisvalle, un altro ancora da Lisbona.

Si sostiene che siano necessari almeno 20/30 Km al giorno per portarlo a termine in un tempo ragionevole, ma l’attestato ufficiale verrà rilasciato solamente ai pellegrini che dimostreranno di avere percorso 100 Km ogni giorno.

Il punto d’arrivo esiste e non esiste: è la Cattedrale di Santiago, certo; tuttavia i pellegrini ne considerano l’epilogo a Finisterra, la fine della terra, comunemente definita Prolungación Jacóbea.

Si tratta, però, solo di un termine fisico: il Cammino di Santiago, in verità, è un percorso spirituale e, in quanto tale, non conosce conclusione e rimarrà per sempre nella mente, nel cuore e nelle gambe del pellegrino.

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