La scrittrice Alessandra Angelo-Comneno è tornata nelle librerie con il suo nuovo romanzo “Come il volo di una cicogna”.
Dopo i successi dei suoi precedenti romanzi, l’autrice invita i lettori a unirsi a lei in questa nuova avventura letteraria.
Vi invito, quindi, a proseguire nella lettura di questo articolo, dove troverete la mia recensione del libro e un’intervista esclusiva con l’autrice.
Sinossi del romanzo Come il volo di una cicogna
Ciò che è doloroso può spingere negli abissi e far affondare. Ma anche portare a galla, verso la luce, può condurre alla ricerca di qualcosa che rende la vita speciale.
Può spingere persino a compiere un viaggio fisico e interiore.
Ed è quello che fa Emily dopo aver perso il marito, dopo aver vissuto nel buio per tre anni.
Inizia il suo percorso a ostacoli, affrontando la depressione, una sofferenza insopportabile che soffoca e i fantasmi del suo passato. Qualcosa che è accaduto in un altro Paese.
Questo è un romanzo di grande impatto e Alessandra Angelo-Comneno con la sua storia racconta che non basta sopravvivere, bisogna tornare vivere.
Bisogna sperare, affrontare ciò che spesso si nasconde persino a sé stessi, credere nella propria forza e rinascere dalle macerie.
Attraverso la memoria, le sensazioni narrate e i momenti vissuti, la scrittrice è in grado di creare uno scambio simbiotico tra sé e il lettore. Ed è capace di coinvolgere emotivamente, fino in fondo.
La recensione
Questo romanzo cattura il lettore fin dalle prime pagine, portandolo in un viaggio affascinante, attraverso la vita del suo personaggio principale, Emily Rutherford.
La narrazione semplice ma coinvolgente, tocca corde profonde e ci spinge a riflettere su argomenti come l’amore, la speranza, la perdita e la forza interiore.
Un libro con una trama ben strutturata, che affascina profondamente sia il cuore che la mente.
L’autrice Alessandra Angelo-Comneno ci regala un’opera letteraria che ci accompagna in un mondo di emozioni e considerazioni.
Come il volo di una cicogna è una prosa avvincente e appagante.
Una lettura che ho trovato imprescindibile per chi desidera un’esperienza letteraria significativa, capace di lasciare un’impronta indelebile nel lettore.
Con questo suo lavoro, la scrittrice dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di esplorare la profondità dell’animo umano.
Attraverso una narrazione entusiasmante, l’autrice si addentra nelle zone più oscure e fredde dell’esperienza umana, toccando i cuori dei lettori con empatia e comprensione.
Grazie ai ricordi, emozioni e momenti intensi, crea un legame tra la protagonista e chi legge la sua storia.
Con la sua abilità narrativa, Alessandra Angelo-Comneno ci guida lungo un percorso emotivo.
Un ponte tra le vicende individuali e quelle di Emily, che vanno dalle profondità del dolore e della sofferenza, ad un bagliore di fiducia e di riscatto.
Alessandra Angelo Comneno, biografia
Alessandra Angelo-Comneno nasce a Roma.
La sua passione per le arti figurative la spinge a intraprendere, dopo il primo biennio di liceo classico, gli studi presso il liceo artistico.
Ha lavorato per anni in un grande istituto bancario.
L’indissolubile legame con la sua famiglia e la morte di sua sorella Stefania, la spingono a scrivere il suo primo romanzo: Sorelle, amiche per sempre.
Seguiranno poi i romanzi Il coraggio di una vita e Nel buio del passato.
L’intervista all’autrice
Ringraziamo l’autrice Alessandra Angelo-Comneno per aver gentilmente concesso del suo prezioso tempo per rispondere alle domande nell’intervista.
Salve, com’è nata la tua passione per la scrittura?
Com’è nata? Direi da sempre, da quando ho imparato a tenere la penna in mano.
Ero una bambina molto curiosa e ho imparato in fretta a leggere perché in casa c’erano decine e decine di libri, centinaia direi, e io volevo sapere cosa ci fosse scritto.
Così è iniziata la mia grande passione per la lettura e, conseguentemente, man mano che acquisivo parole, acquisivo anche la capacità di trasformare in esse i miei molteplici pensieri.
In questo modo le mie fantasie prendevano corpo trasformandosi in storie.
Scrivevo piccole commedie, dialoghi immaginari tra un albero ed un bambino, tra cartelle nuove e cartelle vecchie, e poi ho continuato.
Cos’è per te scrivere?
Scrivere è far respirare la mia mente, lasciare che le emozioni più profonde si svelino uscendo allo scoperto, talvolta attraverso i miei personaggi, scrivere è trasformare in parole i continui pensieri che affollano la mia mente…
Le parole sono un po’ come le tessere di un puzzle. Immagina di vederle ruotare vorticose nel vento, unite da un invisibile filo.
Accade che ogni tanto afferro il capo di questo filo, lo deposito sul foglio bianco ed ecco che nasce una storia, quella che tra le altre urge di più per essere raccontata.
Quali emozioni hai provato a scrivere questo romanzo, “Come il volo di una cicogna” e quanto hai messo di te?
Questo romanzo racchiude i molteplici sentimenti ed emozioni provati nel corso della mia vita. I numerosi viaggi compiuti in giro per il mondo fin dalla mia più tenera età – avevo solo tre anni quando ho iniziato a viaggiare – inevitabilmente hanno contribuito a formare il mio carattere e forgiare la mia personalità. Da bambina, ricordo, osservavo con curiosità e stupore tutto ciò che era diverso dal mio solito mondo. E non mi stancavo mai di ascoltare le spiegazioni dei miei genitori o di sollecitarne quando non abbastanza soddisfatta. Più tardi, crescendo, ho continuato a viaggiare, assaporando però in modo diverso ogni opportunità che mi si presentava. E cogliendo ogni occasione per immergermi nelle realtà che visitavo, così diverse dalle mia.
Questo mi ha affinato l’attenzione e la sensibilità e mi ha permesso di conoscere tante persone entrando con delicatezza, in punta di piedi, nelle loro vite. Tra i tanti Paesi visitati, quelli che mi hanno particolarmente attirato e in cui sono tornata molte volte sono stati l’Australia, la Polonia e l’India. Sono tre Paesi molto diversi tra loro, ma ognuno ha suscitato in me delle emozioni profonde, toccando corde che non avrei mai immaginato.
Questo si è verificato ogni volta che sono tornata a visitarli e non solo risvegliato dalla natura incredibile dei territori che visitavo, ma anche dalle persone che via via incontravo e che mi raccontavano le loro storie. Andando avanti negli anni ho sentito il desiderio di fissare, non solo nella mente ma anche in parole, certe emozioni e certe storie che altrimenti, forse, sarebbero andate perdute. Da questo desiderio è nata l’idea di scrivere questo mio ultimo romanzo. Fantasia e realtà, fusi nella mia mente, hanno dato vita alla storia che ho intitolato: “Come il volo di una cicogna”.
I personaggi sono inventati, ma ognuno di loro rispecchia, nella sua fisicità, carattere e comportamento, persone che ho conosciuto veramente durante i miei viaggi, così come, veri, sono certi episodi che racconto. I luoghi descritti corrispondono alla realtà perché osservati con i miei occhi mentre ciò che si riferisce al passato è frutto di ricerche approfondite. Ho scelto come protagonista principale una donna, Emily, profondamente provata dalla vita.
Tutti gli altri personaggi, alcuni dei quali volutamente non approfonditi, vivono attraverso i suoi occhi e ricordi. Emily decide di compiere un lungo viaggio che si rivelerà catartico e salvifico. A sessanta anni, ha compreso che è arrivato il momento di tornare a vivere dopo un periodo di lutto che dura da tre anni per la morte del marito. La perdita di una persona profondamente amata è solo la punta di un iceberg che alberga in lei perché la sua sofferenza, indicibile, è iniziata quando era solo una bambina.
Cosa deve aspettarsi il lettore dal tuo libro?
Un messaggio di speranza e la scelta del titolo non è causale: la cicogna, ogni anno, parte dal Paese dove vive per raggiungerne un altro, lontano migliaia di chilometri.
Lì costruisce il nido, depone le uova e cresce i piccoli. Dopo, insieme a loro, ritorna a casa.
Anche Emily compirà un lungo viaggio e, attraverso emozioni profonde, ricorderà e affronterà il passato, prendendone coscienza e aspirando a ritrovare la speranza di una nuova vita per imparare a volare, in alto e libera, proprio come una cicogna. purché se ne abbia la volontà.
Chi sono i tuoi maestri letterari a cui ti ispiri o prendi spunto?
Non prendo spunto da nessuno ma, come ho già detto, ho letto e leggo tanto.
Diversi autori mi sono piaciuti più di altri e tra i classici ti dico che Alessandro Manzoni, con “I promessi sposi”, ha catturato profondamente la mia attenzione quando ne ho letto le numerose descrizioni di luoghi e sentimenti, Pirandello mi ha insegnato a leggere l’animo umano oltre le parole.
Naturalmente ci sono tanti autori moderni che amo come Dacia Maraini, Elena Ferrante, Stefania Auci, Alessandra Necci… L’elenco è lungo e non voglio annoiarti.
Ci regali un breve estratto del romanzo?
Sì e ho scelto proprio l’inizio della mia storia:
“Il sole calava rapidamente infuocando il cielo e trasformando tutto ciò dove arrivava la sua luce in qualcosa di nuovo, mai visto prima e sempre era puro stupore.
Il rosso, incredibile nella sua particolare sfumatura, tingeva ogni cosa, come lo sfioramento leggero ma sapiente del pennello di un pittore e dove si posava, tutto diventava più bello, quasi magico. Quel colore e quella luce sembravano, in alcuni momenti, persino benevoli. I contorni delle rocce sparse a terra, prima spigolosi, apparivano ripiegati su loro stessi e ammorbiditi dinanzi alla potenza di quei raggi ancora così caldi, mentre i cespugli spinosi e gli scarni e rari arbusti dai rami grigi e pallidi diventavano scuri, guizzanti, come se, d’improvviso, fossero stati pervasi da una maggior linfa vitale. Il silenzio sembrava totale ma poi, impercettibile, se ne poteva ascoltare il suono attraverso la voce del vento; leggero, accarezzava i cespugli che, caparbi, si erano conquistati un pezzetto di terra su cui crescere e i piccoli sassi che, sospinti, rotolavano poco più lontano.
Emily, seduta in terra, distante dal piccolo gruppo di turisti con cui aveva condiviso il tragitto dall’albergo fin là, si era ammutolita di fronte a tanto splendore e l’emozione che l’aveva travolta, improvvisa e del tutto inaspettata, era stata tale da darle l’impressione che qualcosa di straordinario le fosse accaduto. Per la prima volta dopo tanto tempo, infatti, sentiva che la sua mente, dai pensieri sempre così razionali e talvolta rigidi, si era liberata dalle consuete difese che la proteggevano, lasciandosi totalmente trasportare, avvolgere, fondere, con quella parte da lei considerata come la più pericolosa, la più tumultuosa: la sua anima. In quella manciata di minuti si era creato un equilibrio perfetto, del tutto insolito per lei, sempre in conflitto con sé stessa.
Chiuse gli occhi, oramai avevano visto tutto, e incominciò a respirare lentamente, seguendo il ritmo regolare e tranquillo del suo cuore. Lei, piccolo granello dell’intero Universo, si sentì, tutto un tratto, in totale armonia con esso e fu come se, improvvisamente, questo le avesse donato, attraverso quel luogo, una grande e nuova energia.”
Qual è il primo libro che hai pubblicato?
Si intitola “Sorelle, amiche per sempre” ed è autobiografico. All’inizio non doveva essere un libro, ma solo un grido disperato di chi ha perso qualcuno che si ama profondamente. Da poco, infatti, dopo una lunga malattia, mia sorella, la più grande di noi, era venuta a mancare e il dolore, devastante, mi aveva assalito. Capivo che per esorcizzarlo, per poterlo forse accettare, dovevo viverlo fino in fondo e così, un giorno, ho iniziato a scrivere per rivivere quei momenti terribili che mi avevano portato via mia sorella. Il ricordare quegli attimi, in quelle poche righe, è stato come aprire un portone al di là del quale c’era tutta una vita, anzi, molteplici vite che si intersecavano e che urgevano di essere raccontate, le nostre vite, quelle di noi sorelle. Le nostre storie si raccontano tra gli anni ’50 e gli anni ’70.
Hai un nuovo libro tra i progetti futuri?
Certamente! Ho iniziato la stesura di un altro romanzo e ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma la trama si sta costruendo e i personaggi, come spesso avviene quando scrivo, urgono perché io ne racconti la storia.
Il romanzo Come il volo di una cicogna dell’autrice Alessandra Angelo-Comneno è pubblicato dalla Casa Editrice Kimerik per la collana Percorsi.
Per altri consigli di lettura potete consultare la nostra sezione Libri e Viaggi!
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Scriveteci a servizieditoriali@iriseperiplotravel.com
22 Ottobre 2023 alle 07:31
Un saluto ed un abbraccio da Roberto Stelluti.
22 Ottobre 2023 alle 15:40
Quanta vita!
Quanta vita in questo libro. Mi piacciono le storie così, vissute, profonde, personali.
Brava Emily. Brava Alessandra.
23 Ottobre 2023 alle 18:16
Un libro molto interessante mi piace il lato emotivo emozionale che descrivi e racconti del libro
23 Ottobre 2023 alle 20:11
I suoi lavori precedenti sono stati davvero coinvolgenti, e non vedo l’ora di immergermi in questa nuova avventura letteraria. Grazie per la tua recensione e per l’intervista esclusiva con l’autrice.
24 Ottobre 2023 alle 19:27
Ciao una storia avvincente e purtroppo dolorosa, ma mi sembra di capire che alla fine ne esce vincitrice, bel libro