Il libro dello scrittore e filosofo Stefano Davide Bettera si intitola Il volto dell’altro – Quando la gioia diventa scelta di libertà.
Ve ne parliamo meglio in questo articolo, dove potete trovare anche l’intervista all’autore, con cui abbiamo fatto quattro chiacchere.
Seguiteci per conoscere di cosa tratta il libro, i nostri pensieri a riguardo e per conoscere l’autore.
Il volto dell’altro – Quando la gioia diventa scelta di libertà
Viviamo tempi di frammentazione, conflittualità e smarrimento.
Il nichilismo ha soppiantato ogni credenza salvifica e ha rinchiuso l’umano in un’introspezione tanto superficiale quanto solipsistica, in una condizione di fragilità complessa di cui ci sfuggono l’origine, lo sviluppo e le responsabilità.
Eppure, oltre al tragico, o forse proprio grazie a esso, riemerge una parola che appella, un desiderio inalienabile e inarrestabile di speranza.
Questa potenza di esistere è il dono della gioia, che nasce dalla relazione e supera l’oscurità, la banalità, la mediocrità, andando oltre l’invadenza della comunicazione vuota.
È la scintilla che restituisce spiragli di libertà e autenticità per ritrovare la nostra umanità.
L’atto libertario e politico dell’idiota filosofico, per dirla con Gilles Deleuze, che apre alla dimensione dell’autentico confronto verticale, inaspettato e irriverente con le questioni cruciali e, più di ogni altra, con il mistero.
È ciò che ci salva da una vita senza riflessione, senza profondità, e che ci restituisce alla vita filosofica.
Iniziamo subito con i complimenti all’autore, perchè ha scritto un libro interessante e scorrevole.
Pur parlando di temi impegnativi e nell’ambito filosofico, li ha trattati in maniera che tutti potessero recepirne il senso.
Letto ogni pagina con molta curiosità, sono molti gli autori filosofici menzionati e varie citazioni.
Ci sono anche varie note a piè pagina per chiarire od approfondire un concetto, che noi abbiamo trovato molto utili.
La gioia è la chiave che collega tutto e con cui inizia il libro, il sentimento che può portare a vivere una vita filosofica.
Da qui le parole dell’autore sono intense e accompagnano il lettore, pagina per pagina, in un percorso dove la filosofia della vita ci appartiene.
Come dice il titolo, veniamo portati ad avere un legame con il volto degli altri, che siano essere umani o altro, come una sfida per noi stessi.
Qui si parla di filosofia, ma in maniera chiara e sincera, ogni individuo può aprire la propria mente e leggersi nel profondo.
Chi è Stefano Davide Bettera
Stefano Davide Bettera è scrittore, filosofo e giornalista, nonché vicepresidente dell’Unione Buddhista Europea.
Combina il suo lavoro di autore con la docenza e l’attività divulgativa.
Tra le sue recenti pubblicazioni, Il Buddha era una persona concreta (2019) e L’abbraccio del mondo (2021).
Nel 2018 uscì anche Karma Polis, da Bauman a Buddha e ritorno – Per un’etica che restituisca valore alle relazioni umane.
L’intervista all’autore di “Il volto dell’altro”
Ringraziamo l’autore per averci dedicato del tempo per rispondere alle nostre domande.
Ciao Stefano, per prima cosa raccontaci un pò di te, chi sei e cosa fai nella vita?
Ho sempre avuto un po’ di difficoltà a darmi una definizione unica ed esaustiva.
Un po’ perché trovo che etichette e ruoli siano riduttivi rispetto all’attività creativa.
Ma soprattutto perché ho sempre amato muovermi su più piani, cercando di trovare la forma espressiva che meglio mi aiutava a esprimere il mio percorso di ricerca e di pensiero.
Posso sicuramente definirmi uno scrittore, ma anche un filosofo, se per filosofia intendiamo quel tipo di approccio problematico e riflessivo che ci aiuta a comprendere meglio la complessità della vita.
Ed è quel tipo di ricerca che offro nelle occasioni in cui vengo invitato a conferenze o, ad esempio, quando mi ospitano in università.
Diciamo, dunque, che la poliedricità è il tratto che ha sempre caratterizzato sia il mio lavoro che ciò che sono.
Da dove nasce questa passione per la scrittura filosofica?
Nasce da lontano, da quando ho iniziato a farmi domande sulla vita.
Per citare il filosofo francese Pierre Hadot che parlava di un sentimento oceanico che emerse nel suo profondo di fronte al mistero e al sublime dell’esistenza, è proprio in questo modo che immagino la filosofia e dunque la scrittura filosofica.
Come un dialogo ininterrotto, con chi mi legge, per riflettere ‘insieme’ su cosa significa vivere una vera vita filosofica, ossia una vita autentica, che merita di essere vissuta, con dignità e soprattutto con onestà intellettuale, oltre che sul piano etico.
La scrittura filosofica, dunque, per me è una sorta di pratica spirituale che mi aiuta a interrogarmi con più profondità e lucidità sia sulla quotidianità che sull’assoluto.
Ci vuoi parlare di questo libro, Il volto dell’altro?
Il volto dell’altro parla, sostanzialmente di questo tempo che viviamo, un tempo caratterizzato dalla frammentazione, dalla conflittualità e dallo smarrimento.
Lo spirito nichilista di questa società ha rinchiuso l’uomo in una introspezione tanto superficiale quanto solipsistica, in una condizione di fragilità complessa di cui ci sfuggono l’origine, il processo e le responsabilità.
Eppure, oltre al tragico, o forse proprio grazie ad esso, riemerge una parola che appella, un desiderio inalienabile e inarrestabile di speranza.
Questa potenza di esistere nasce dall’incontro con il volto dell’altro e dal mistero che implica, dalla relazione e supera l’oscurità, la banalità, la mediocrità, oltre l’invadenza della comunicazione vuota.
È la scintilla che restituisce spiragli di libertà e autenticità per ritrovare la nostra umanità.
L’atto libertario e politico dell’idiota filosofico, per dirla con Deleuze, che apre alla dimensione dell’autentico confronto verticale, inaspettato e irriverente con le questioni ultimative e, più di ogni altra, con il mistero.
È ciò che ci salva da una vita senza riflessione, senza profondità e ci restituisce alla vita filosofica.
Sappiamo che hai già un nuovo libro in progetto, ci vuoi anticipare qualcosa?
Non voglio anticipare troppo altrimenti il mio editore mi tira le orecchie! Ironia a parte, uscirà sicuramente in estate e, in un certo senso sarà il sequel del volto dell’altro.
Riprenderà, come ho fatto con un po’ tutti i miei libri, i temi centrali del mio pensiero, facendo un passo in più, guardandoli anche da una nuova prospettiva che nasce dagli stimoli che la vita presenta.
Ogni giorno offre la possibilità di scoprire che ciò che pensavamo fino a ieri può cambiare o alcune convinzioni possono essere modificate, affinate.
Questo è il bello del vivere una vita filosofica! Restare aperti alla vita.
Il nuovo libro parlerà molto anche della morte perché è un tema centrale per tutti noi, soprattutto in un mondo che tende a spettacolarizzarla o dimenticarla.
Dunque, restate collegati, come si dice in inglese e ne riparleremo presto ancora!
Il libro Il volto dell’altro – Quando la gioia diventa scelta di libertà è pubblicato da Meltemi Editore per la Collana Linee, 194 le pagine.
Per altri consigli di lettura potete consultare la nostra sezione Libri e Viaggi!
Se anche voi vorreste vedere pubblicata la recensione del vostro romanzo e l’intervista all’autore, affidatevi noi!
Scriveteci a saretta@iriseperiplotravel.com
22 Gennaio 2023 alle 19:39
Questo libro mi ispira così tanto, mi ha incuriosita molto che devo dire lo voglio leggere al più presto!
24 Gennaio 2023 alle 11:52
Un libro che tratta di un tema della vita in modo approfondito ma delicato, grazie della segnalazione
24 Gennaio 2023 alle 15:11
Un tema che mi sta rincorrendo in questo periodo. Questo è un altro segni che devo effettivamente iniziare a cambiare visione di vita. Il libro potrebbe aiutarmi ad incanalare nel giusto modo.