“Miracoli Umani”, l’opera incisiva e toccante dell’autore Nicola Amato, si propone di esplorare le dinamiche della fede e del benevolato.
In questo articolo, ci immergeremo nelle profondità del romanzo, analizzando il modo in cui Amato affronta tematiche universali attraverso la sua prosa ispirata.
Avremo anche l’opportunità di entrare nel mondo creativo di Nicola Amato attraverso un’intervista esclusiva.
Un’occasione unica per addentrarsi nella mente dell’autore per conoscere qualcosa in più su di lui e su libro in questione.
Di cosa parla Miracoli Umani
Nel cuore degli anni Ottanta, un giovane seminarista di nome Ermanno Boschi si trovava in una fase cruciale della sua vita. Tutto accadde poco prima di prendere i voti sacri e dedicarsi completamente alla Chiesa.
Il suo cammino spirituale era turbato da innumerevoli tentennamenti che avevano minato la sua fede. Mettendo in discussione l’efficacia della preghiera e persino l’esistenza stessa dei miracoli.
Questi dubbi lo avevano portato a riflettere anche sul concetto di libero arbitrio. E il modo in cui la Chiesa lo aveva interpretato e talvolta abusato.
Si sentiva logorato dall’interno, in bilico tra la sua vocazione religiosa e i profondi interrogativi che lo tormentavano. Non riusciva a prendere una decisione definitiva, incapace di ignorare le voci discordanti che risuonavano nella sua mente.
Tutto cambiò quando gli fu assegnato un incarico che avrebbe scosso profondamente le sue convinzioni. Doveva accompagnare i malati in viaggi a Lourdes, il luogo delle apparizioni mariane e dei presunti miracoli. Inizialmente, questo compito sembrava solo un ulteriore test per la sua fede vacillante. Tuttavia, durante questi viaggi, fu costretto a confrontarsi direttamente con la cruda realtà del dolore umano causato dalla malattia.
La sofferenza dei malati e la loro ricerca di conforto e speranza lo costrinsero a guardare più a fondo nelle profondità dell’animo umano. E ad affrontare la questione della fede in un modo completamente nuovo.
Durante l’ultimo viaggio di ritorno a casa, ebbe un incontro cruciale con una persona misteriosa che lo spinse a esaminare la sua fede. E i suoi dubbi in modo più profondo ed esauriente. Questa persona gli lanciò un’affermazione che lo avrebbe ossessionato per molto tempo: “I veri miracoli li fanno gli uomini.”
Quelle parole lo colpirono come un fulmine a ciel sereno e lo spinsero a cercare nuove prospettive sulla fede e sul significato dei miracoli.
Con il passare del tempo, la mente annebbiata dalle tante perplessità di Ermanno iniziò a schiarirsi. E la sua vita prese una svolta che mai avrebbe immaginato.
La mia recensione
“Miracoli Umani” di Nicola Amato è una perla letteraria. Che, pur abbracciando il genere della fantasia, riesce a scavare profondamente nelle questioni più intime e personali legate alla fede.
Il romanzo non solo intrattiene ma spinge il lettore a riflettere sulle complesse dinamiche della spiritualità e sulla natura dei dubbi che possono insinuarsi anche nei cuori più devoti.
Al centro della trama, troviamo Ermanno Boschi, un giovane seminarista degli anni ’80, il cui percorso spirituale si sviluppa in una trama ricca di dubbi e certezze.
Amato ci conduce attraverso un viaggio emozionante, in cui le sfide della fede si intrecciano con la forza di resistere alle tempeste imprevedibili della vita.
Il libro si trasforma così in una narrazione avvincente che esplora non solo la dimensione religiosa, ma anche temi universali come la speranza, la resilienza e l’altruismo.
La maestria con cui Amato tratta il tema dei dubbi sulla fede è evidente in ogni pagina.
La trama romanzata offre una prospettiva unica sulla complessità delle relazioni umane e sulla forza che l’altruismo può esercitare nel superare le divisioni ideologiche.
“Miracoli Umani” diventa quindi un libro che va al di là della semplice lettura, diventando uno strumento di riflessione su questioni che spesso dividono le persone.
La vera morale del romanzo emerge in modo limpido: l’altruismo come forza unificante.
Amato attraverso la storia di Ermanno Boschi vuole farci comprendere che, al di là delle differenze religiose, è l’altruismo che può connettere ogni essere umano.
Un messaggio potente e attuale che risuona ancor più forte in un mondo diviso da varie convinzioni e ideologie.
Nicola Amato ci offre una storia coinvolgente, ricca di spunti di riflessione sulla fede e sull’umanità, trasformando la lettura in un’esperienza che lascia un’impronta duratura nella mente e nel cuore del lettore.
Nicola Amato, biografia
Scrittore di romanzi e di saggi, ha ricevuto nel 2022 una menzione di merito al Secondo Premio Letterario Internazionale Dostoevskij.
È risultato inoltre finalista al concorso letterario nazionale Argentario 2022 e Premio Caravaggio.
È tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale, esperto ICT.
É stato docente presso la facoltà di scienze della comunicazione dell’università Insubria di Varese della materia “Scritture Segrete”.
Tutt’ora è docente all’università di Alberta in Canada dove insegna online Database Design for Information Management ed altre materie in ambito ICT.
Intervista all’autore Nicola Amato
Chi è Nicola nella vita, cosa fa?
Dopo aver accumulato diverse esperienze lavorative in una organizzazione internazionale, dove ha operato sia in Italia che all’estero nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), Nicola Amato ha intrapreso la carriera accademica nel 2008 come docente a contratto. In quel periodo, ha insegnato per alcuni anni presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Insubria di Varese, focalizzandosi sulla materia “Scritture segrete”, che trattava sistemi di elusione della comunicazione come la steganografia e la crittografia.
Dal 2018 è docente universitario a contratto presso l’Università di Alberta, in Canada. Attualmente, insegna online tre diverse materie: “Database Design for Information Management”, “Human Information Interaction”, e “Information Architecture: Web Design for Usability”. Questa esperienza gli consente di coniugare la sua passione per l’insegnamento con la sua competenza nel campo delle tecnologie dell’informazione, offrendo agli studenti una prospettiva pratica e attuale su argomenti cruciali nell’ambito della gestione dell’informazione e della comunicazione.
Dal punto di vista letterario, Nicola Amato ha pubblicato diversi libri tra saggi e romanzi. Ha ricevuto nel 2022 una menzione di merito al Secondo Premio Letterario Internazionale Dostoevskij col romanzo “Un amore contrastato”, ed è inoltre risultato finalista al concorso letterario nazionale Argentario 2022 e Premio Caravaggio con il romanzo “Il mistero del tesoro nascosto”.
Puoi raccontarci del tuo primo approccio alla scrittura?
Il mio interesse per la scrittura risale a molti anni fa, quando da ragazzo iniziai a creare storie quasi per gioco, condividendole poi con gli amici. Il mio primo approccio formale alla scrittura editoriale avvenne nel 2005, durante la preparazione della mia tesi di laurea in Tecnologo della Comunicazione Audiovisiva e Multimediale presso l’Università degli Studi di Ferrara. Inizialmente, stavo lavorando su una tesi incentrata su Piero Angela e la sua attività divulgativa. Tuttavia, durante il processo, decisi di cambiare argomento e concentrarmi sulla steganografia. Per dare un senso a questa transizione, decisi di trasformare la mia tesi iniziale in un libro. Per arricchire il contenuto, decisi di contattare Piero Angela per un’intervista, il quale gentilmente accettò di concedermi. La mia pubblicazione finale, intitolata “Piero Angela: Come puntare alla più alta soglia dei contenuti con la più semplice soglia del linguaggio”, ottenne un notevole successo. Ancora oggi, il libro è molto ricercato dai lettori.
Presentaci il tuo ultimo lavoro e come hai avuto l’idea per realizzarlo
Si tratta di un romanzo coinvolgente che riguarda le vicende di un giovane seminarista diviso tra la fede e il dubbio, la Chiesa e l’umanità, il mistero della religione e la realtà del dolore. È una storia di trasformazione e riscoperta, di come l’incontro con la sofferenza umana possa illuminare la via verso una nuova comprensione della fede e dei miracoli che gli uomini possono compiere. Al di là delle discussioni teologiche inerenti all’essenza e l’interpretazione della fede, questo romanzo celebra soprattutto l’altruismo come valore universale che può unire persone di diverse fedi e convinzioni, incoraggiandole ad agire in modo compassionevole e generoso verso chiunque ne abbia bisogno, anche quando si nutrono dubbi profondi sulle questioni spirituali.
L’idea per realizzarlo mi è venuta guardando un film di Ficarra e Picone dal titolo “Il primo Natale”, durante il quale mi è rimasto impresso nella mente uno scambio di battute tra il personaggio interpretato da Picone e quello della Madonna, parole che ancora oggi mi tornano sempre in mente: “Perché Dio non ci ascolta?”, chiese Picone. “Forse perché i veri miracoli li fanno gli uomini”, affermò la Madonna. Per cui ho deciso di scrivere un romanzo sui dubbi della fede e su quelli riguardanti i miracoli, che alla fine fanno parte di quelle incertezze che quasi tutti i credenti, me compreso, si pongono prima o poi nella vita.
Ti succede di lavorare a più di un progetto insieme?
Sì, di solito lavoro su più di un progetto contemporaneamente, è parte del mio modus operandi. Essendo autore sia di saggi che di romanzi, spesso mi trovo ad avere due progetti aperti simultaneamente: uno relativo a un saggio e uno legato a un romanzo.
Hai un sottofondo preferito che ascolti mentre scrivi?
Sicuramente. Il mio sottofondo preferito durante la scrittura è il silenzio. So che molti autori preferiscono ascoltare musica, ma io, per concentrarmi sulla scrittura, ho bisogno del silenzio che mi permette di ascoltare me stesso e di riflettere internamente.
Una curiosità: Riscrivi, cancelli, correggi, rimoduli o fila tutto liscio alla prima stesura?
Magari potesse filare tutto liscio. La creazione di un libro implica diverse fasi, che variano a seconda che si tratti di un saggio o di un romanzo. Nel caso specifico di un romanzo, seguo un preciso iter. Parto dall’idea, cioè dall’argomento del romanzo. Tutto inizia lì, dall’idea di scrivere un romanzo e, soprattutto, dall’idea su cosa, su quale tema, su quale argomento basarlo. Successivamente, mi dedico al soggetto, che altro non è che l’idea iniziale arricchita da nuovi dati, come il periodo in cui si svolgono gli eventi e alcuni elementi salienti della storia da narrare.
Procedo poi all’elaborazione di un vero e proprio abstract, un riassunto in cui costruisco la trama del romanzo e aggiungo ulteriori elementi, come i personaggi, le vicende, i legami, e così via. Successivamente, creo una struttura in cui praticamente scompongo l’abstract in tanti piccoli pezzetti che diventeranno i vari capitoli del romanzo. Una volta completato questo passo, inizio a scrivere il romanzo, elaborando i singoli capitoli. Alla fine, si apre la fase più stressante e faticosa: quella dell’editing, che comporta la rilettura innumerevoli volte del libro, con revisioni, cancellazioni, correzioni e rimodulazioni.
Quale sarebbe il sogno che vorresti realizzare?
Ce n’è più di uno di sogni che spero di realizzare, ma è qualcosa che tengo gelosamente nel mio cuore, convinto che alcuni sogni siano come piccoli tesori da svelare solo quando si sono concretizzati. D’abitudine preferisco mantenere i miei sogni riservati, almeno fino a quando non si sono avverati. Seguendo un po’ l’adagio “Non è vero, ma ci credo”, questa pratica, per me, è come un modo di proteggere il percorso dei miei sogni da energie indesiderate, contribuendo a preservarne il cammino verso il successo.
Infine, scrittura o lettura? Trovi sempre il tempo per…
Entrambi trovano spazio nella mia vita, poiché apprezzo entrambe le attività e credo che una arricchisca l’altra. La lettura riveste un ruolo cruciale per uno scrittore, poiché è il nutrimento principale prima ancora della scrittura stessa. Immagino la lettura come un banchetto letterario che offre ispirazione, stili diversi, e prospettive uniche, il tutto fondamentale per affinare le abilità narrative. In questo modo, la scrittura si alimenta dalla vastità e dalla diversità delle parole già scritte, diventando un processo continuo di apprendimento e creazione.
Il romanzo Miracoli Umani: Un romanzo sulle sfide della fede e il potere dell’altruismo dell’autore Nicola Amato è un Independently published per Amazon.
Per altri consigli di lettura potete consultare la sezione Libri e Viaggi
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21 Dicembre 2023 alle 09:22
Mi piace l’argomento di questo libro. La riflessione e l’altruismo sembrano temi lontani mille miglia dal nostro modo di vivere. Non conosco l’autore ma credo sia proprio una bella persona
21 Dicembre 2023 alle 12:00
Grazie mille per il tuo apprezzamento! Sono veramente contento che l’argomento del libro ti abbia colpito. L’intento era proprio quello di rendere la riflessione e l’altruismo più accessibili nella vita quotidiana. In un mondo odierno spesso dominato dall’egoismo e dalla superficialità, ritengo cruciale inserire dei tasselli che ci conducano a riflettere sui valori dell’altruismo e della bontà. Spero che il libro possa essere uno di questi tasselli, stimolando pensieri positivi e ispirando gesti gentili nel nostro quotidiano caotico.
Nicola Amato