L’autrice Susanna Trippa ci ha donato dei racconti di viaggio natalizi che pubblichiamo con piacere, qui parla del Natale in Val Cavallina.
Lasciamo subito la parola a lei, ricordandovi di venire a leggere anche Una vacanza al Sud – Limoni brillanti e mare che luccica.
Ricordando un Natale in Val Cavallina di Susanna Trippa
La Val Cavallina è una piccola valle in provincia di Bergamo, nelle Alpi Orobie.
Si snoda lungo il fiume Cherio, che a sua volta forma quella piccola gemma azzurra che è il lago d’Endine.
Esiste una memoria antica nel nome di questa valle. Pare che, ai tempi di Bartolomeo Colleoni – e quindi andiamo indietro di qualche secolo – tale territorio che, in una manciata di chilometri arriva fino al lago d’Endine incoronato dai monti, a quei tempi si chiudesse, così da diventare un meraviglioso pascolo per i tanti cavalli del condottiero.
Qui, in periodo natalizio, i paesi serbavano la tradizione degli zampognari, della Santa Lucia la sera del 13 dicembre e della Messa di Natale a mezzanotte.
Ad oggi qualche traccia resta ancora… speriamo che la globalizzazione non ingoi tutto.
Da più di vent’anni abito in Val Cavallina e ricordo un Natale di questi.
Gli alberi non avevano più foglie e faceva sempre più freddo. Come tutti gli anni, il Natale parve arrivare all’improvviso.
Nel pomeriggio della Vigilia si era cominciato a sentire quell’odore che, a fiutarlo con il naso all’aria, ti fa dire che nevicherà… e il cielo si era fatto bianco bianco.
Verso le nove di sera s’iniziarono a vedere dei fiocchi che, da piccoli piccoli, erano diventati belle falde larghe che cadevano e cadevano.
Tutto diventava bianco e strano. Nel silenzio della neve, che volteggiava nell’aria, apparivano e sparivano gli abeti con i loro rami incurvati e forti, l’altalena abbandonata più in là, il ciliegio addormentato dall’inverno.
Oltre a quel breve spazio davanti alla casa, più niente sembrava esistere, come se la neve creasse una parentesi sospesa nella vita di tutti i giorni.
Ecco perché era così magica, pensai. E continuava a cadere. «Questa attacca.» si diceva nel paesino, tra la gente che si salutava e si scambiava gli auguri, entrando in chiesa per la Messa di mezzanotte.
Le strade e il piazzale davanti alla chiesa erano già bianchi.
Era proprio una bella notte di Natale… con i bambini in prima fila che cantavano e pensavano ai regali sotto l’albero, la neve fuori che cadeva e ricopriva tutto di un bianco pannoso.
C’era qualche momento veramente bello nella vita?
In cui tutto fosse come doveva, al posto giusto e tutto quanto?
Se esisteva qualche momento così, quella sera di Natale era uno di quelli.
Se volete conoscere meglio Susanna Trippa, potete leggere le recensioni e le interviste all’autrice dei romanzi Il viaggio di una stella, I racconti di CasaLuet e Come cambia lo sguardo.
Volete vedere pubblicato il vostro articolo? Potete scrivere per noi!
Potete raccontare di un viaggio, farci conoscere la vostra città oppure una ricetta senza glutine.
Scriveteci a saretta@iriseperiplotravel.com per tutte le info
20 Dicembre 2022 alle 11:14
Ci credi che non avevo mai sentito nominare la val Cavallina prima d’ora??’ E’ stato bello scoprire questi territori con il tuo delizioso articolo. le parole che hai usato sono molto emozionanti.
21 Dicembre 2022 alle 14:26
Mi piacciono i posti che pochi conoscono, spesso sono scrigni di magia e bellezza e da come racconti, questa valle ne ha da vendere.
21 Dicembre 2022 alle 21:45
Queste parole mi hanno fatta emozionare perché è successa la stessa cosa a me, anni fa, proprio il giorno di Natale (solo che io mi trovavo nel mio posto nel mondo: un paesino del Trentino). In quegli istanti provavo le stesse sensazioni, ero con le persone che amo a guardar cadere la neve
21 Dicembre 2022 alle 22:16
Il recconto funziona. E comunque la neve in un posto così è qualcosa di certamente magico.
Sono stata proprio questesta sulle Alpi Orobie. Inutile dire che ora ci vorrei tornare d’inverno!
22 Dicembre 2022 alle 15:55
Momenti molto importanti della vita che ci scaldano il cuore e ci accompagnano per sempre
24 Dicembre 2022 alle 16:51
Ciao ogni viaggio è un pezzo importante della nostra memoria e esperienza
25 Dicembre 2022 alle 01:16
Adoro i paesini di montagna, dove tutti si conoscono e forse dove lo spirito del Natale si sente di più. Senza nulla togliere a chi vive in città (io per prima ci vivo!) quando sono nel paesino di montagna dove ho sempre trascorso le vacanze da bambina, lo sento di più… Ha qualcosa di magico!
25 Dicembre 2022 alle 09:05
Innanzitutto Buon Natale!
e che bei luoghi, mio marito adora la montagna innevata, a dire il vero, la montagna in generale.
25 Dicembre 2022 alle 16:23
Non sono mai stata in questo posto favoloso ma spero prima o poi di andarci!
2 Gennaio 2023 alle 16:15
I vostri commenti scaldano il cuore…
Da più di vent’anni abito in Valcavallina a una manciata di chilometri dal lago d’Endine.
Sono originaria di Bologna ma quando sono arrivata qui e nella casa… CasaLuet, dove vivo, mi è parso di tornare a casa.
Luet che significa “piccolo e grazioso” è la zona del paese dove sta casa mia. Arrivata qui ho cominciato a scrivere e non ho più smesso. Così sono nati I racconti di CasaLuet
https://www.iriseperiplotravel.com/susanna-trippa/ che però non parlano solo della Valcavallina ma di altri spazi e altri tempi…