Tellaro è un gioiello incastonato, che fa parte dell’associazione dei ‘Borghi più belli d’Italia’, un tesoro da scoprire dove le lancette dell’orologio sembrano essersi fermate, permettendovi di fare un viaggio indietro nel tempo.
Non appena metterete piede nella pittoresca Marina di Tellaro, rimarrete affascinati dalla bellezza di questo borgo antico, le cui caratteristiche case dai vivaci colori liguri si affollano l’una sopra l’altra, creando una visione che sembra uscita da una cartolina.
Le radici di Tellaro affondano nel X secolo, quando il borgo era strettamente legato al vicino villaggio di Barbazzo.
La grande peste del 1348 decimò la popolazione di Barbazzo, favorendo lo sviluppo di Tellaro in quegli anni bui.
Oggi, delle tre torri difensive che una volta dominavano il panorama, ne rimangono solo due.
Una di esse è stata trasformata nel campanile della suggestiva chiesa di San Giorgio, mentre l’altra torre presidia l’ingresso del paese, nei pressi dell’oratorio di Santa Maria in Selàa, rimanendo a testimonianza del passato glorioso di Tellaro.
La leggenda del polpo di Tellaro
Tellaro, oltre alla sua bellezza visiva, custodisce una leggenda affascinante in cui un protagonista inaspettato è un mollusco che oggi è diventato il simbolo di questo incantevole borgo marinaro.
Nel corso dei secoli XVI e XVII, la Liguria fu spesso teatro degli attacchi dei temibili pirati, che costrinsero molti paesi costieri, tra cui Tellaro, a erigere fortificazioni sul mare per difendersi dagli assalti.
La leggenda narra di uno di questi momenti drammatici, avvenuto nel mese di luglio del 1660 quando il temibile pirata Gallo d’Arenzano mise sotto assedio il borgo.
In un gesto sorprendente, un enorme polpo emerse dal mare e, aggrappandosi alle funi delle campane della chiesa, iniziò a suonarle disperatamente.
Il suono delle campane svegliò e allertò gli abitanti, consentendo loro di organizzare una difesa efficace e respingere i pirati.
Da quel giorno, il polpo divenne il simbolo di Tellaro, celebrato con una targa apposta sulla chiesa di San Giorgio.
La targa recita:
Per commemorare questa straordinaria storia, ogni anno, di solito nella seconda domenica di agosto, Tellaro ospita la tradizionale Sagra del Polpo.
Questa festa, spesso organizzata dall’Unione Sportiva Borgata Marinara di Tellaro, celebra non solo il polpo, ma anche la ricca tradizione culinaria marinara della Liguria, offrendo ai visitatori l’opportunità di gustare deliziosi piatti a base di pesce e specialità locali.
Cosa vedere a Tellaro: Chiesa di San Giorgio
Quando si giunge a Tellaro, l’occhio è subito rapito dalla straordinaria bellezza della Chiesa di San Giorgio, che si erge come un’icona di eleganza e storia, catturando l’attenzione dei visitatori ancor prima del meraviglioso panorama che circonda il borgo.
Questa chiesa è tra le più fotografate della Liguria, condividendo questo onore con l’affascinante chiesa di Portovenere.
Costruita nel XVI secolo, la Chiesa di San Giorgio è caratterizzata da un colore rosa pastello distintivo che la rende inconfondibile.
Il campanile della chiesa, un tempo torre d’avvistamento, emerge con maestosità dalla facciata, ricordando i giorni in cui Tellaro era protetta da possibili minacce marittime.
La facciata principale, con un suggestivo zoccolo in ardesia, è adornata da quattro lesene, due cornici modanate e due tronchi piramidali esterni che si innalzano verso un timpano imponente.
All’interno di questa chiesa storica, si trova una pregevole pala d’altare risalente al Cinquecento, realizzata in bassorilievo in marmo, raffigurante i Santi Sebastiano e Rocco insieme alla Madonna con il Bambino, un’opera d’arte che arricchisce il patrimonio religioso e culturale del luogo.
Oratorio di Santa Maria di Selàa
L’Oratorio di Santa Maria di Selàa, situato a Tellaro, è una gemma storica che si è tramandata attraverso i secoli.
Sebbene abbia perso la sua sacralità nel 1940, questo edificio conserva ancora tutto il suo fascino e la sua importanza all’interno del contesto culturale del borgo.
Collocato nella pittoresca piazzetta di Selàa, tra gli affascinanti caruggi, ovvero i caratteristici vicoli stretti di Tellaro, questo oratorio rappresenta uno dei luoghi di culto più antichi del borgo.
Le prime notizie documentate sulla Chiesa-Oratorio Santa Maria risalgono al 1552, ma la sua struttura è senza dubbio ancor più antica.
Oggi, l’Oratorio di Santa Maria di Selàa è stato riconvertito per ospitare mostre, eventi culturali e persino cerimonie di matrimoni civili, permettendo alle generazioni contemporanee di continuare a scoprire e apprezzare la sua straordinaria eredità storica.
Piazza della Marina
La Piazza della Marina, oggi conosciuta come piazza IV Novembre, rappresenta il cuore vivace del suggestivo centro storico di Tellaro.
Questo spazio affacciato direttamente sul mare si anima con la presenza di accoglienti locali estivi, che aggiungono un tocco di colore e vivacità al borgo.
Per lungo tempo, la piazza è stata un punto di incontro e di svago per la popolazione locale, diventando un luogo di fondamentale importanza nella vita quotidiana di Tellaro.
Inoltre, è stata scelta come location per una varietà di eventi, comprese celebrazioni civili e religiose, rafforzando così il suo ruolo centrale nella comunità.
La piazza ha anche svolto una funzione pratica, fornendo spazio per l’ormeggio di imbarcazioni tradizionali come le “scafèle”. Queste barche a remi a fondo piatto erano ideali per il trasporto di persone e merci, svolgendo un ruolo vitale nella vita economica e sociale del borgo.
Gro
Dalla pittoresca piazzetta della Marina, parte una bellissima passeggiata pedonale che segue la costa, offrendo ai visitatori la possibilità di ammirare il Gro e scoprire la bellezza mozzafiato di questo tratto di litorale.
Per coloro che potrebbero non esserne a conoscenza, il termine ‘Gro’ si riferisce a quel maestoso scoglio situato di fronte a Tellaro, che è uno dei luoghi più pittoreschi di questa località costiera.
Non solo, ‘Gro’ è anche il nome attribuito a un’opera d’arte dell’artista locale Carlo Bacci.
Quest’opera, che attinge ispirazione dalla spirale di un tentacolo di polpo, è collocata in un punto di rilevanza sulla parete ai piedi della scalinata, che conduce direttamente al mare.
Questa posizione incantevole diventa così un luogo magico, dove è possibile assaporare l’aria marina e rigenerare l’anima, immersi nell’atmosfera unica di Tellaro.
Tellaro e i suoi poeti
Lo scrittore inglese David Herbert Lawrence, noto per la sua innata curiosità verso luoghi di bellezza e fascino, fu affascinato da questo affascinante borgo marittimo.
Nel lontano 1913, egli prese una decisione che avrebbe cambiato il corso della sua vita e lo condusse a Tellaro.
Qui, si stabilì per quasi un anno presso Casa Rosa a Fiascherino, insieme alla baronessa von Richthofen, che aveva legami familiari con il celebre Barone Rosso, l’asso dell’aviazione tedesca durante la Prima guerra mondiale.
Questo soggiorno rappresentò un capitolo importante nella vita di Lawrence, in cui trovò ispirazione tra gli scorci mozzafiato e il paesaggio incantevole di questa pittoresca località costiera.
D.H. Lawrence, durante il suo periodo a Casa Rosa a Fiascherino, aveva instaurato una sorta di ritualità quotidiana che lo portava a recarsi a Tellaro per ritirare la posta.
Durante queste escursioni, era rapito dalla vista delle donne locali intentamente a raccogliere le olive, un’attività tanto radicata nella cultura dell’area.
Osservando questo affascinante spettacolo, Lawrence era profondamente colpito dalla sensazione che Tellaro fosse pervaso da una sorta di aura mistica e quasi sospesa nel tempo. Questi sentimenti lo spinsero addirittura a condividerli in una lettera inviata al suo amico William Hopkin nel dicembre del 1913, sottolineando quanto fosse catturato dalla magia e dalla bellezza intrinseche di questo luogo.
Mario Soldati
Tra le molte personalità che hanno fatto sosta in questa incantevole località, spicca il nome dello scrittore Mario Soldati.
La sua visita fu motivata dalla ricerca di una cassapanca che si diceva fosse appartenuta a D.H. Lawrence.
Ironia della sorte, nonostante non abbia mai trovato l’oggetto della sua ricerca, l’esperienza a Tellaro catturò così profondamente il suo cuore che decise di stabilirsi qui e chiamare questo affascinante borgo il suo nuovo focolare.
Da quel momento, Mario Soldati trascorse il resto dei suoi giorni a Tellaro, un luogo che aveva trasformato profondamente la sua vita.
Così Mario Soldati descrisse Tellaro:
Anche nelle prime righe del suo romanzo Il polpo e i pirati, parla del borgo.
“C’era una volta e c’è ancora oggi, il villaggio di Tellaro.
È tutto costruito sulle rocce di un promontorio che sporge sul mare, ai piedi di una grande collina ricoperta da boschi di ulivi.”
E nel libro Regione regina la nomina, descrivendola in questo modo:
“…amo Tellaro proprio per questo.
È un posto che non si può attraversare.
È un posto a cui si arriva.
Un po’ la fine, una delle fini del mondo.
Si arriva e basta: si è arrivati.
C’è un senso, unico, di calma e di chiusura.”
Attilio Bertolucci, rinomato poeta italiano e genitore dei celebri registi Bernardo Bertolucci e Giuseppe Bertolucci, era un visitatore abituale di Tellaro.
Affascinato dalla tranquillità e dalla bellezza del luogo, Bertolucci amava trascorrere le mezze stagioni in questo borgo costiero. Durante i mesi invernali, che andavano da novembre a maggio, era comune vedere que
sto affascinante signore nelle limpide mattine di Tellaro.
La sua casa a forma di torre offriva una vista panoramica spettacolare sul golfo, creando un ambiente di isolamento e intimità ideale per un poeta in cerca di ispirazione e riflessione.
La bellezza senza pari del borgo rappresentava per lui un rifugio perfetto.
Piatto tipico: Polpo alla tellarese
Abbiamo condiviso con voi la suggestiva leggenda del polpo di Tellaro, ma vale la pena menzionare che il piatto tradizionale del paese è proprio il polpo alla Tellarese.
Questa prelibatezza culinaria consiste in un polpo lessato, accompagnato da patate e condito con olive, prezzemolo e l’aromatico olio extra vergine d’oliva, rigorosamente di produzione locale.
Questo piatto delizioso può essere apprezzato nei ristoranti di Tellaro o preparato comodamente in casa seguendo la nostra ricetta.
Trovi tutte le informazioni e le curiosità su Tellaro sulla nostra guida, Il Golfo dei Poeti: A spasso per Lerici, San Terenzo, Tellaro.
11 Maggio 2023 alle 10:45
Piccola, colorata, discreta, Tellaro è proprio magica! L’ho visitata l’anno scorso a febbraio ed è davvero un piccolo gioiellino con quella baia e la chiesetta. Una tappa obbligata per chi visita la Baia dei Poeti!