E’ con grande piacere che ospitiamo un guest post un pò diverso dal solito, dal titolo Una vacanza al Sud.
E’ stato scritto da una brava autrice, Susanna Trippa che abbiamo potuto conoscere attraverso i suoi romanzi, tra questi Come cambia lo sguardo.
Un articolo di un viaggio di molto tempo fa, raccontato come una bellissima poesia, come se fosse la storia di un romanzo.
Lasciamo subito la parola a Susanna Trippa, vi consigliamo di non perdervi questo meraviglioso racconto.
Una vacanza al Sud – Limoni brillanti e mare che luccica
Un’estate di tanti anni fa, nei primi anni Settanta – che ora paiono così lontani – io e Carla, la mia amica pazzerella, partimmo per una vacanza al Sud così come si faceva allora, cioè decidendo all’ultimo momento, con la carta geografica spianata sul letto di camera mia una sera, scegliendo il Tirreno perché c’erano i tramonti sul mare, e poi via… il giorno dopo o quasi, buttando sulla Fiat 500 la vecchia tenda di mio fratello.
Tutto così in fretta! Ma ne valeva la pena quando dalla calura bolognese arrivammo alla costiera amalfitana.
Le mozzarelle che candide e morbide gocciolavano e mangiavamo sedute su quei muretti alti sul mare; i limoni che brillavano di un giallo intenso.
Noi guardavamo quel mare là sotto di un blu che più non si può, e luccicava, luccicava…
Una vacanza al Sud – Palinuro
Poi arrivammo a Palinuro: il campeggio era una spianata libera dove potevi piantare la tenda tra un albero e l’altro come volevi. Tutto era molto free allora. E infine c’era la spiaggia con l’incredibile Arco Naturale.
Noi avevamo poco di più di vent’anni; non è che fossimo spensierate – è superficiale credere che la giovinezza corrisponda alla spensieratezza – però…
Ci divertimmo, ognuna a modo suo; Carla invaghendosi di un personaggio recitante che scambiò per il grande amore, io unendomi a un terzetto di ragazzi napoletani, che mi sfamavano con enormi piatti di spaghetti ca’ pummarola mentre io m’intestardivo nel pensare a una stella lontana che non rispondeva ai miei richiami.
E arrivò anche la fine di quella vacanza
Ci fu l’addio al campeggio. Sulla spiaggia, con accanto l’ombra scura dell’Arco, la notte prima di partire si accese un gran fuoco, ed eravamo in tanti.
Il mare illuminato dalla luna, la sabbia che lenta si rinfrescava, i bagliori delle fiamme, il vino, le risate, i canti. Quell’essere giovani allora.
Tutto intero davanti a noi, sconosciuto ed eccitante come le ombre della notte. Francesco, dai lunghi e arruffati capelli biondi, faceva con la chitarra una strillata ‘A tazza ’e cafè.
A notte inoltrata, quando solo le braci del grande falò resistevano nella sabbia, ci fu silenzio.
Guardai gli altri: dormivano, abbracciati a qualcuno o da soli rannicchiati nel sacco a pelo.
La luna procedeva nel suo cammino notturno, le onde lambivano la sabbia ormai fredda.
Come al solito faticavo ad addormentarmi, però era bello guardarmi attorno e pensare.
Fu un degno addio al mio primo campeggio.
Se volete conoscere meglio Susanna Trippa, potete leggere le recensioni e le interviste all’autrice dei romanzi Il viaggio di una stella e I racconti di CasaLuet.
Se anche voi volete vedere pubblicato il vostro articolo, potete scrivere per noi!
Potete raccontare di un viaggio, farci conoscere la vostra città oppure una ricetta senza glutine.
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14 Dicembre 2022 alle 07:32
Questo racconto mi incuriosisce moltissimo perché tra l’altro quella zona in particolare della Campania la conosco pochissimo. Potrebbe farmi in qualche modo da guida.
14 Dicembre 2022 alle 14:09
La vacanza al sud mi sembra un bellissimo titolo. Anche io, quando devo tornare a Napoli dico “vado giù”. Poi al sud si sta bene e le spiagge sono davvero belle. Ricordo anche io una vacanza a Palinuro e le sere all’arco naturale, avrò avuto 15 anni.
14 Dicembre 2022 alle 16:34
Questo racconto mi attira davvero moltissimo, non fosse altro che per il titolo. Sarà perchè anche io sono meridionale e tornare al sud, per me, è sempre una vacanza?
14 Dicembre 2022 alle 16:53
Un racconto davvero meraviglioso, lèggevo e mi venivano i brividi perché un po’ mi rivedo in quelle parole ricordando la mia infanzia vissuta giù in Puglia!
14 Dicembre 2022 alle 20:36
Un racconto che mi attira molto così come il sud, l’ho esplorato parecchio in questi ultimi anni e ne sono conquistata
15 Dicembre 2022 alle 16:35
Un bellissimo racconto, di quelle che una voltra erano vacanze più semplici e spensierate rispetto alla gran parte di quelle che facciamo oggi, dove, io per prima, ci facciamo mille problemi, mille pensieri, consultando internet per ogni cosa. A volte sembra impossibile che un tempo, nemmeno tanto tempo fa, si prendesse e andasse completamente all’avventura, senza telefoni o internet… ma con solo la passione!
18 Dicembre 2022 alle 07:53
Sì, è vero. Che mondo diverso era… Si partiva così alla ventura. Già muoversi con la macchina era quasi un lusso. Spiagge libere, campeggi non regolamentati. E i viaggi in autostop poi… una ubriacatura di leggerezza… C’era davvero un grande fascino in tutto questo.
15 Dicembre 2022 alle 20:12
Che luoghi bellissimi e che bel racconto. Un connubio vincente. Campeggiare è un’esperienza meravigliosa
18 Dicembre 2022 alle 08:00
e’ un bellissimo racconto, mi fa ricordare la mia bella città natale
18 Dicembre 2022 alle 16:00
Un racconto molto bello di un luogo di villeggiatura famoso dalle mie parti che lascia il cuore
18 Dicembre 2022 alle 17:17
Fanstastico questo racconto.. ed essere del Sud mi sta davvero molto a cuore!
18 Dicembre 2022 alle 19:13
Il Sud!!! Una grande ricchezza italiana non valorizzata come meriterebbe.
2 Gennaio 2023 alle 16:03
Se avete apprezzato l’atmosfera del mio racconto, potrebbe davvero piacervi il mio romanzo autobiografico Come cambia lo sguardo – Gli inganni del Sessantottohttps://www.iriseperiplotravel.com/come-cambia-lo-sguardo/ dove parlo di Bologna la mia città, ma anche dell’amata Napoli, di viaggi in Europa e in Oriente, di autostop… dagli anni Cinquanta a dopo il Sessantotto.